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Festa di San Valentino: le origini e il significato oggi 12/feb/2020
San Valentino: le origini
Da un rito pagano e licenzioso per la rinascita e la fecondità, cristianizzato ed evangelizzato dalla Chiesa Cattolica, nasce la festa di San Valentino. Più tardi, nel Medioevo, si riteneva che a metà febbraio iniziasse l’accoppiamento degli uccelli e si volle riconfermare nel 14 febbraio la festa degli innamorati.
La festa venne poi rivisitata anche dall’amore romantico, grazie a Geoffrey Chaucer (1343 – 1400), che nel suo poema Parlamento degli uccelli associa la data al fidanzamento tra Riccardo II d’Inghilterra e Anna di Boemia. Più tardi, grazie a Esther Howland, artista e donna di affari americana, si diffuse l’usanza di inviare biglietti augurali dai toni amorosi e si è passati poi allo scambio di regali, fiori, cioccolatini o inviti per romantiche cene. I tempi moderni hanno dato al 14 febbraio un significato più commerciale.
La festa degli innamorati
La festa degli innamorati è una romantica commedia che si ripete ogni anno.
Tante volte questa festa sembra superata, demodée, un po’ snobbata da giovani o giovanissimi, ma resta un appuntamento che si rinnova ogni anno per chi è innamorato. È comunque sempre una sorpresa notare quanto romanticismo emerga tra le coppie meno giovani. L’amore, si sa, ringiovanisce i cuori. Senza distinzione alcuna: di genere, di preferenze, di gusti, di relazioni ecc. l’augurio romantico conquista dal più classico al più rock, dal più punk al più funky, ogni generazione musicale ha la sua colonna sonora per innamorati.
Poi ci sono quelli apparentemente più freddi verso le date a tema in generale, sia uomini che donne, ma la loro è solo una condanna al business delle ricorrenze.
L’importanza di un amore sano
In ogni caso non aspettate San Valentino per farvi un regalo o essere amorevoli anche con voi stessi, se non siete in coppia.
Ognuno deve, prima di tutto, saper amare se stesso, che non vuol dire pensare o agire in modo egoistico, ma tutelarsi da relazioni di dipendenza affettiva o emotiva. Significa saper capire distinguere che tipo di relazione si sta vivendo: molto spesso, infatti, ci si accontenta di relazioni complicate o piene di assenze o di sfiducia perché il partner non ci corrisponde. È bene sempre rinnovarsi le promesse, i patti d’amore e capire quando una relazione funziona o ci consuma.
Una relazione che ci provoca dolore o disagio o senso di inadeguatezza va riconsiderata, va ridiscussa. Da una relazione dispari in cui è solo uno quello che ama, dove l’amore è unilaterale e non offre alcuna progettualità per il futuro, occorre prendere le distanze. In amore bisogna essere lucidi. L’amore di coppia è una navigazione: per non colare a picco durante le tempeste o non arenarsi nella secca della noia, occorrono abilità e venti favorevoli.
Se non siete in coppia e nessuno vi manda messaggi d’amore a San Valentino, non sentitevi soli e non siate triste, anzi, dite a voi stessi che è il momento di prendervi tempo per voi, per coccolarvi e celebrarvi in una condizione, non di solitudine o di isolamento ma di rinascita, e dichiarate a voi stessi che siete pronti per un risveglio nell’amore. Quello vero.